11 idee per passare il tempo durante un lungo ricovero in ospedale
Un giorno normale dura 24 ore. Un giorno in ospedale può arrivare fino a 72.
Forse a qualcuno le brutte notizie arrivano quando si trova a casa. A qualcuno vengono date al pronto soccorso. A qualcuno “a tradimento”, dopo che i medici hanno già deciso per un lungo ricovero, come a me.
In qualsiasi caso, nessuno può essere preparato a passare almeno tre settimane chiuso dentro una stanza con un bagno, con il divieto categorico di andare da qualsiasi altra parte, anche solo il corridoio del reparto. In ematologia, sei isolato in una stanza e quello diventa tutto il tuo mondo.
Cosa puoi fare, allora, per far diventare quel mondo meno triste, cercando di navigare tra le emozioni, le novità (per quanto negative), i dolori fisici e quant’altro?
Ho stilato una lista di attività che mi hanno aiutata e mi aiutano ad accorciare le ore, barcamenandomi tra la noia e i ritmi imposti da ciò che significa essere un paziente (infermieri che entrano per somministrare terapie, visite dei dottori, orari improbabili dei pasti, etc.).
Naturalmente, s’intende che le attività possano essere sporadiche o quotidiane, in base all’umore e alle proprie condizioni fisiche.
1. Tieni un diario
Non devi essere uno scrittore per avere un diario. Non devi avere talento. Non devi avere una conoscenza superiore della tua lingua madre. Puoi anche scrivere nella tua seconda lingua, se sei fluente anche in quella (io riesco a scrivere certe cose solo in inglese).
Tutto ciò di cui hai bisogno sono un supporto cartaceo (un quaderno, un’agenda) e una penna, una matita, oppure un supporto digitale (un tablet, un pc). In questo caso, non devi neanche pagare il pacchetto di Microsoft Office. Puoi usare i Documenti di Google e tenere tutto online. E basta. Poi scrivi, tutto quello che ti viene in mente, quello che senti, quello che ti succede.
Scrivere è un buon modo di sfogarsi e liberare il cervello. Non lo dico solo io. E trovo che, specialmente in una condizione eccezionale come quella di essere ricoverato con una diagnosi importante come un tumore, sia particolarmente importante accedere alla nostra parte emotiva per elaborare quello che è un vero e proprio trauma.
Scrivi per te stesso, nessuno deve leggere quelle parole. Non importa se i tuoi pensieri non sono organizzati, non importa il risultato.
In alternativa, puoi anche semplicemente tenere traccia del tuo umore con un’app sul tuo telefono. Ogni giorno selezioni il tuo stato d’animo e, se te lo permette, aggiungi qualche nota. Personalmente, io da anni uso Daylio e mi piace avere tutte le mie attività, il mio umore e il resoconto della giornata in un posto.
2. Chiama chi ti vuole bene
A volte non tutte le persone che ti aspetteresti si faranno vive perché hanno paura di disturbarti. Tu non avere paura di essere un peso e chiama al bisogno chi sai che sarà disponibile ad ascoltarti.
Se sei in stanza con qualcuno, rispetta le sue abitudini di riposo e assicurati che le tue chiamate non durino troppo tempo, in modo da dare spazio anche all’altro per sentire i suoi cari o concentrarsi sulle proprie attività.
3. Scarica dei giochi sul telefono
Questo è il momento in cui ti è concesso di ritornare indietro nel tempo e nessuno può rimproverarti se giochi invece di fare altro.
Per un periodo, mi sono piaciuti giochi interattivi costruiti su storie e disponibili tra i giochi offerti agli abbonati Netflix; mi perdevo ore e ore a continuarli. Adesso mi piace completare schemi di Sudoku. Certo, si trovano anche in formato cartaceo o puoi fare la settimana enigmistica. Ovviamente, poi ognuno trova il suo.
Giocare ti riporta in una dimensione di spensieratezza, per quanto poco, che hai bisogno di ritrovare in un momento come questo.
4. Leggi un romanzo
Solo romanzi scritti bene, però.
Immergersi nella storia di qualcun altro, in altri contesti, in altre situazioni, problemi fittizi, aiuta a distaccarsi dalla propria vita quel che basta per prendere una boccata d’aria fresca.
Evita i saggi, evita i manuali di auto-aiuto. Evita tutto quello che richiede troppa elaborazione da parte del cervello. Vorrei dire di evitare anche libri che parlano di malattia, sofferenza, consigli su come affrontare questi periodi, però sarebbe un consiglio troppo soggettivo.
Romanzo consigliato: Il pittore di anime, di Ildefonso Falcones.
5. Guarda film e serie
Banale, scontato, ovvio. Se hai un abbonamento a una piattaforma di streaming, è arrivato il momento di sfruttarlo appieno. Se non ce l’hai, è il momento buono per spendere quei soldi.
6. Fatti amici gli infermieri
Impara a conoscere chi si prende cura di te tutti i giorni. Sforzati di imparare i loro nomi e almeno un fatto su di loro. Saranno le persone con cui socializzerai di più di chiunque altro. Avrai delle preferenze, è normale. Trattali bene e loro faranno altrettanto con te (non dare scontato che sia già solo il loro lavoro).
7. Ascolta podcast e musica
Ci saranno giorni in cui non hai energia per fare niente e il tempo sembrerà non passare mai. I podcast, specialmente quelli che narrano vicende realmente accadute, possono essere una buona alternativa alla lettura.
O metti il tuo brano preferito e lasci che la musica scorra in sottofondo ai tuoi pensieri, aspettando il prossimo momento.
8. Colora i disegni mandàla
Colorare non è un’attività solo da bambini. E non richiede capacità speciali. Come per la scrittura, non devi avere talento per scegliere i colori o conoscere tecniche particolari per stare entro i bordi del disegno o ottenere dei campi uniformi. Comprati un libro di disegni con un tema che ti piace (fiori, animali, parole, mantra), un set di pennarelli o pastelli, e dacci dentro. Niente scuse.
Ci vuole tempo? Sì. Pazienza? Certo. Però può aiutarti a trovare un senso di calma, a riconnetterti al presente. Puoi rimuginare sui tuoi pensieri mentre colori o lasciare andare tutto. Puoi ascoltare i podcast di prima mentre colori.
9. Segui un corso online
Quando mai ti ricapiterà di avere tutto questo tempo tra le mani? C’è qualcosa che vuoi imparare e che rimandavi da tanto? È arrivato il momento di iniziare.
Io, per esempio, era da due anni che avevo comprato un corso di lingua e, tra una scusa e un’altra, lo avevo lasciato lì a invecchiare. A gennaio ho seriamente cercato di seguire almeno una sessione da venti minuti al giorno. Se le energie te lo permettono, perché no?
10. Fai yoga
Di nuovo, questo dipende dal tuo livello di energia, dallo spazio che hai a disposizione e da quanto tempo devi stare attaccato a una flebo. Non devi essere snodabile; non devi avere, di nuovo, nessun talento per fare yoga. Ci sono anche sessioni di yoga che puoi fare da seduto su una sedia. Quello che importa è muovere il corpo e riportare la consapevolezza ad esso.
Lo yoga, accompagnato da una respirazione consapevole, aiuta molto a riportare la testa nel qui e ora. Oltre a sgranchire le tensioni causate dallo stare a letto o seduti su una sedia tutto il giorno, uno degli aspetti secondo me più deleteri dei ricoveri ospedalieri.
Playlist su YouTube: Yoga per l’ospedale.
10. Trova il tuo passatempo
Mi hanno suggerito di provare a imparare a lavorare a maglia o di completare puzzle. Il puzzle mi sembra un’idea un po’ troppo ingombrante, considerando che la stanza deve avere meno oggetti esposti possibile per evitare di attirare troppo la polvere (la polvere è uno dei nemici dei pazienti immunocompressi). La maglia, conoscendomi, non fa per me. Ma io sono io, altri avranno altri interessi e preferenze. Nulla ti impedisce di provare altre idee non elencate fino a qui.
E se mi stai leggendo, ma non sei ricoverato perché la tua terapia prevede altro o, molto più probabilmente, sei una persona sana, be’, ricordati che (quasi) tutte queste cose le puoi fare anche da casa. E che prendersi tempo per sé stessi, fare attività che ci piacciono e ci fanno stare bene e rilassarsi non è un crimine.
È mancato il messaggio finale "Non è una pubblicità pagata" 😂
Cmq, a parte gli scherzi, la mia piccola esperienza in ospedale mi ha insegnato a consumare il tempo.
Il mio consiglio: pulire il telefono/pc e fare il back up di foto, video ecc.